~Potrebbe anche essere.

E' il mio lavoro ok, ma non significa che tutti gli stereotipi del settore mi calzino a pennello.

Mettiamo caso che non ci conosciamo, non ci siamo mai parlati: potresti pensare qualsiasi cosa, potrebbe anche essere. Ma dai un'occhiata alle foto. Lo vedi adesso? Non sono quello che si pensa. Non ho venduto anima e corpo per diventare qualcuno e, alla fine, nemmeno mi è mai interessato. Potrei cedere qualche anno di vita per raggiungere altri scopi, ma non questo. Gli anni passano, il corpo muta, appaiono le rughe e la bellezza sparisce. Quella esteriore almeno. Perchè dentro, mi dispiace, ma rimarrò così per sempre.

mercoledì 22 settembre 2010

I must change my camera.

Peace, calm and serenity.

Oh, the lamp.

I'll call you Admiral.

Do you need another story?

What are you touching, guy?

The smallest detail is important too.

Mind the leaves.

Like dancing..Tango.

Wait a moment.

Not yet!

Try not to look at the sunset.

Here comes mummy.

What about the next?

Closer to the wall, please.

Short story of a Dwarf.

It seems like something I've already seen.

It's up to me.

Madness & Fun.

A new way of life.

sabato 18 settembre 2010

18.09.2010

E' arrivato anche quel giorno tanto atteso, ma ancora non riesco a rendermi conto se veramente è stato come me lo sono immaginato per 40 giorni.

Ci penso, rifletto e scorro con la mente tutti i momenti che si sono susseguiti in quel lasso di tempo.
C'è qualcosa che è riuscito a lenire questa attesa e che però non se ne è andato. E adesso ? Adesso ci si ritrova a non sapere cosa fare. Vorrei per un attimo cancellare tutto, come si fa su una di quelle lavange bianche. Ok, ora con il pennarello disegno ciò che vorrei che fosse. Ecco qua, tutto su un piano : il mio mondo ideale. Il mio modo di vivere ideale. Le persone che VERAMENTE vorrei qui, subito.

Questo è puro egoismo, cavolo. Come posso arrivare a pretendere di sistemare tutto a mio piacimento? Non è così che funziona. Il flusso degli eventi è un continuo concatenarsi di cause ed effetti, di azioni e conseguenze, ergo se sono arrivata a questo punto direi proprio che un motivo c'è. Me la sono cercata, ovvio.

giovedì 2 settembre 2010

2.09.2010

I dreamed I was missing


You were so scared

But no one would listen

Cause no one else cared



After my dreaming

I woke with this fear

What am I leaving

When I’m done here



So if you’re asking me

I want you to know




When my time comes

Forget the wrong that I’ve done

Help me leave behind some

Reasons to be missed



And don’t resent me

And when you’re feeling empty

Keep me in your memory



Leave out all the rest

Leave out all the rest




Don’t be afraid

I’ve taking my beating

I’ve shared what I’ve been



I’m strong on the surface

Not all the way through

I’ve never been perfect

But neither have you



So if you’re asking me

I want you to know




When my time comes

Forget the wrong that ive done

Help me leave behind some

Reasons to be missed



Don’t resent me

And when you’re feeling empty

Keep me in your memory



Leave out all the rest

Leave out all the rest




Forgetting

All the hurt inside

You’ve learned to hide so well



Pretending

Someone else can come and save me from myself

I can’t be who you are




When my time comes

Forget the wrong that ive done

Help me leave behind some

Reasons to be missed



Don’t resent me

And when you’re feeling empty

Keep me in your memory



Leave out all the rest

Leave out all the rest



Forgetting

All the hurt inside

You’ve learned to hide so well



Pretending

Someone else can come and save me from myself

I can’t be who you are

I can’t be who you are

mercoledì 1 settembre 2010

1.09.2010

Mi piace cancellare i giorni che passano sul calendario, con un pennarello indelebile e una grande croce sopra. Mi da un'enorme soddisfazione.

Quando aspetti un giorno particolare, la concezione del tempo cambia di colpo. Non è più un normale fluire di secondi, minuti ed ore, ma risulta concentrarsi nel movimento rumoroso della lancetta dell'orologio.
Nella mia stanza, appeso sopra la scrivania, ho un grande orologio rosso e arancio, che con solo il suo ticchettìo riesce a farmi addormentare. Ho provato a sostituirlo con uno più bello, dello stesso colore delle parreti della mia camera, ma non sono riuscita a dormire per tre notti. Mancava qualcosa, non andava giù tutto quel silenzio.

Ecco le cose che mi fanno più paura: il silenzio, e la sensazione che il tempo non passi. E' vero, ognuno di noi darebbe qualsiasi cosa per bloccare un attimo, un momento particolarmente bello o avvincente. Non mi piace questa idea. Io voglio vedere il tempo passare; voglio vedere le foglie degli alberi che cambiano colore, voglio notare le rughe sui visi dei miei cari e, ovviamente fra qualche anno, anche sul mio, voglio sperare in un futuro pieno di sorprese. In effetti voglio sperare in un futuro e basta. Se il tempo non passasse, molte delle disgrazie che capitano nel corso della vita non potrebbero essere sorpassate, le ferite non potrebbero rimarginarsi, i sogni non si potrebbero realizzare.

Non ho fretta. Al mattino mi piace svegliarmi e notare che è ancora molto presto, rispetto a quello che pensavo che fosse. Mi piace aspettare il tempo necessario per la cottura di un dolce nel forno; adoro controllare ogni giorno la tela dipinta e dire "E' ancora fresca". Mi perdo nella vecchia soffitta della casa di mia nonna, dove sono conservati gli oggetti più strani che conservano però il loro odore di un tempo, mischiato a quello che il tempo gli ha concesso.
Non so se avete notato, ma quando si entra in un luogo che ha visto molti inverni, si avverte un odore particolare. Non è fastidioso, anzi: ha un che di misterioso, di antico, che riesce a creare una sorta di timore e di reverenza.

Sto aspettando un giorno in particolare. Non provo fastidio nel notare che manca ancora un bel po', piuttosto ho paura di quello che succederà dopo. I dubbi sono parecchi, ma, ovviamente, il tempo riuscirà a svelarli.