~Potrebbe anche essere.

E' il mio lavoro ok, ma non significa che tutti gli stereotipi del settore mi calzino a pennello.

Mettiamo caso che non ci conosciamo, non ci siamo mai parlati: potresti pensare qualsiasi cosa, potrebbe anche essere. Ma dai un'occhiata alle foto. Lo vedi adesso? Non sono quello che si pensa. Non ho venduto anima e corpo per diventare qualcuno e, alla fine, nemmeno mi è mai interessato. Potrei cedere qualche anno di vita per raggiungere altri scopi, ma non questo. Gli anni passano, il corpo muta, appaiono le rughe e la bellezza sparisce. Quella esteriore almeno. Perchè dentro, mi dispiace, ma rimarrò così per sempre.

mercoledì 1 settembre 2010

1.09.2010

Mi piace cancellare i giorni che passano sul calendario, con un pennarello indelebile e una grande croce sopra. Mi da un'enorme soddisfazione.

Quando aspetti un giorno particolare, la concezione del tempo cambia di colpo. Non è più un normale fluire di secondi, minuti ed ore, ma risulta concentrarsi nel movimento rumoroso della lancetta dell'orologio.
Nella mia stanza, appeso sopra la scrivania, ho un grande orologio rosso e arancio, che con solo il suo ticchettìo riesce a farmi addormentare. Ho provato a sostituirlo con uno più bello, dello stesso colore delle parreti della mia camera, ma non sono riuscita a dormire per tre notti. Mancava qualcosa, non andava giù tutto quel silenzio.

Ecco le cose che mi fanno più paura: il silenzio, e la sensazione che il tempo non passi. E' vero, ognuno di noi darebbe qualsiasi cosa per bloccare un attimo, un momento particolarmente bello o avvincente. Non mi piace questa idea. Io voglio vedere il tempo passare; voglio vedere le foglie degli alberi che cambiano colore, voglio notare le rughe sui visi dei miei cari e, ovviamente fra qualche anno, anche sul mio, voglio sperare in un futuro pieno di sorprese. In effetti voglio sperare in un futuro e basta. Se il tempo non passasse, molte delle disgrazie che capitano nel corso della vita non potrebbero essere sorpassate, le ferite non potrebbero rimarginarsi, i sogni non si potrebbero realizzare.

Non ho fretta. Al mattino mi piace svegliarmi e notare che è ancora molto presto, rispetto a quello che pensavo che fosse. Mi piace aspettare il tempo necessario per la cottura di un dolce nel forno; adoro controllare ogni giorno la tela dipinta e dire "E' ancora fresca". Mi perdo nella vecchia soffitta della casa di mia nonna, dove sono conservati gli oggetti più strani che conservano però il loro odore di un tempo, mischiato a quello che il tempo gli ha concesso.
Non so se avete notato, ma quando si entra in un luogo che ha visto molti inverni, si avverte un odore particolare. Non è fastidioso, anzi: ha un che di misterioso, di antico, che riesce a creare una sorta di timore e di reverenza.

Sto aspettando un giorno in particolare. Non provo fastidio nel notare che manca ancora un bel po', piuttosto ho paura di quello che succederà dopo. I dubbi sono parecchi, ma, ovviamente, il tempo riuscirà a svelarli.

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